Oggi un’altro appuntamento verso EXPO 2015, oggi conosciamo meglio Rodolfo, un’altro frutto che compone la Mascotte Foody di Expo 2015, più precisamente parliamo del FICO.
Nella vita ama fare palestra e corteggiare le ragazze. Ama giocare a poker, cantare al karaoke e posare per le foto per riviste o paparazzi.
Ma Rodolfo tutti noi lo conosciamo meglio come il fico dal nome Ficus carica che è un alimento da 47 calorie per 100 gr in caso di frutto fresco.
Composizione ogni 100 grammi: Acqua 81,9% Proteine 0,9% Lipidi 0,2% Glucidi 10,5% Fibre 1,6
Vitamine (mg): B1 0,03 B2 0,04 PP 0,4 C 7 A 15 (mcg)
Minerali (mg) Ferro 0,5 Calcio 43 Fosforo 25 Sodio 2 Potassio 270
Che invece salgono a 305 calorie in caso di fico secco sempre per 100 gr
Composizione ogni 100 grammi: Acqua 19,4% Proteine 3,5% Lipidi 2,7% Glucidi 66,6% Fibre 18,50
Vitamine (mg): B1 0,14 B2 0,10 PP 0,6 C 0 A 8 (mcg)
Minerali (mg) Ferro 3 Calcio 186 Fosforo 111 Sodio 87 Potassio 1010.
Nome: l’epiteto carica fa riferimento alle sue origini la Caria regione dell’Asia Minore.
Storia: si crede sia originario dell’Asia Occidentale, altre fonti dicono il Medio Oriente. E’ uno degli alberi da frutto conosciuti da più tempo dall’uomo, nel Vecchio Testamento è menzionato come uno dei simboli di abbondanza legati alla Terra Promessa. Nella Bibbia viene citato come il primo vestito della storia “Adamo ed Eva si vestivano con foglie di fico”. In India è ritenuto sacro. Già coltivato nelle prime civiltà agricole di Palestina ed Egitto.
Varietà: Veri si formano in primavera, raccolti in estate. Fioroni o primaticci si formano da gemme dell’autunno precedente, vengono raccolti nel mese di maggio.
Colorazione: nero piuttosto asciutto e zuccherino, il meno delicato, verde succoso e dalla buccia sottile, viola il più succoso, dolce, molto delicato, difficile da trovare.
Nutrizione: l’attività calmante e disinfiammante a favore dello stomaco è dovuta agli enzimi digestivi presenti nelle gemme, contiene mucillaggini, vitamina A, B1, B2, PP, C e minerali (ferro, calcio, magnesio), è buona fonte di potassio e di fibre.
Acquisto: si deve presentare leggermente morbido e paffuto, il picciolo deve essere ben sodo; evitare il fico troppo molle o con odore leggermente acido, sarebbe troppo maturo. Vanno consumati sbucciati perché la superficie esterna è spesso ricoperta da un lattice biancastro che non consente una pulizia accurata. Sono dotati di azione lassativa, provocata dai piccoli semi di colore scuro (acheni, sono i veri frutti). Per i botanici la parte del frutto che si mangia è un’infiorescenza chiamata “siconio”.
Cucina: in genere al naturale, nelle macedonie, nei dolci, per accompagnare gli antipasti, buono con il prosciutto, salame, formaggi accompagna carne, coniglio, selvaggina, può sostituire le prugne in molte preparazioni.
Curiosità: dei ricercatori hanno scoperto, nei pressi del fiume Giordano, un sito archeologico (Gigal) abitato 11.400 anni fa, dei piccoli fichi carbonizzati, questo dimostra che il fico era coltivato molto prima di quanto si pensasse, circa 1.000 anni prima di orzo e grano.
Fico secco: è il sicono (frutto) raccolto in piena maturazione e fatto essiccare al sole con trattamenti chimici o fisici di disinfestazione; la sua lavorazione prevede varie fasi:
1) raccolta di frutti asciutti con peduncolo, completamente maturi, separando i bianchi dai colorati
2) sbiancatura dei fichi bianchi con vapori di zolfo
3) esposizione al sole, facendo attenzione che non vi sia contatto tra i fichi e che l’occhio del sicono sia posto verso l’alto sino alla coagulazione del succo interno
4) rivoltarli quotidianamente per un dissecamento omogeneo e graduale
5) proteggerli dalle impurità
6) a essicamento avvenuto disinfestare per due ore in autoclave sottovuoto usando bromuro di metilene, artigianalmente si immergono in una soluzione salina di cloruro di sodio bollente, per circa 2 minuti.
Simbologia: albero e frutto sacro, è emblema della vita, della luce, della forza, della conoscenza. Sacro ad Atena dea della saggezza e a Dionisio dio del vino. Il dio Vishnu (induista) e Romolo e Remo, seconda la leggenda sarebbero nati sotto un fico. Simboleggia spesso il popolo d’Israele. Compare nella Bibbia ed è l’unico tra gli alberi ad essere nominato, dopo aver mangiato il frutto proibito si legge … “si aprirono gli occhi di ambedue e si accorsero di essere nudi, intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture”. Sotto il fico Buddha raggiunse l’illuminazione. Nell’Islam il profeta Muhammad aveva giurato sotto il fico, per cui fu considerato albero del cielo.
E voi conoscete altre curiosità e informazioni su questo frutto ?